lunedì 31 ottobre 2005

È una tenaglia. Un dolore sottile. Un macigno.
Silenzio!
Anche perché non vi è nulla da urlare. Niente da cambiare.
Niente che non va, nulla da chiedere.
Fatica infinita, come la gioia che può.
Guardo dalla mia finestra i colori del buio
Aspetto quel mattino promesso
Chimera
Intanto mi nutro di stelle e nubi
Di ogni sfumatura dell'oscurità
Fino a non sapere più se mi ci sto rispecchiando
In questo cielo
O se sono io a contenerlo.

fmp6

Secondo me le pazziate le hanno inventate apposta per farmi catartizzare i garbugli dell'animo.

domenica 30 ottobre 2005

Se per i neonati la mancanza della razione K di affetto porta al tracollo fisico, non si può ragionevolmente credere che negli adulti non abbia effetto alcuno. C'è una dose minima indispensabile di carezze, attenzioni, espressioni fisiche di tenerezza. Pena l'inaridimento.

sabato 29 ottobre 2005

Guardi il bimbo sul seggiolone, è quasi pronta la pappa. «Sì, la pappa!» «Pa-Pa» «Pappa» «Pa-Ppa». Sorridi. Te lo mangeresti.

Ti accorgi stupita che dice altre parole. Attiri l'attenzione degli altri intorno ma pare nessuno ci faccia caso. Sembra rispondere a tono ai discorsi... Lo prendi dal seggiolone e lo metti per terra, già cresciuto di anni. Seduta lo abbracci, lo senti appoggiarsi al tuo seno.
Si allontana e ti guarda con affetto profondo. Ti riconosce pari a sé: donna davanti a uomo.
Ti allontani. Ineluttabilmente riconoscendoti nel suo riconoscerti. Lontana per sempre da ciò che eri.

giovedì 27 ottobre 2005

Un tempo, tempo fa, era prassi che mi ritrovassi nel mezzo del gruppo a chiedermi che accidenti ci stessi facendo lì. A darmi dell'idiota per essermici ficcata.
Capita che mi ritrovi ultimamente nella stessa situazione. Lo stesso profondo disagio. La stessa esigenza di isolarmi. Troppa la continua fatica di mettersi in relazione.
Si dimenticano velocemente le sensazioni che non si provano più. È incredibile come tornino prepotenti assieme ai ricordi esatti, precisi, fin dei pensieri. Soprattutto dei pensieri.
Uno sconquasso istantaneo di passato e presente, vivo il primo, lucido il secondo. Perché riconosci i movimenti di una coreografia già danzata.

mercoledì 26 ottobre 2005

A ulteriore riprova che le fatiche anche le più impervie servono solitamente a poco altro che a stancarti da morire.

lunedì 24 ottobre 2005

Bisognerebbe forse imparare a vivere nell'effimero. A ogni giorno la sua gioia e abolito il futuro. Se non come succedersi di giorni alla giornata.

mercoledì 19 ottobre 2005

Vi tengo lontani.

La scatola che ho chiamato a contenermi inevitabilmente finisce col costituire barriera all' ingresso.

sabato 15 ottobre 2005

Anche
così
intuizioni e dicotomie
tutto sintetizzato in densa cripticità
e sconfinata emozione

martedì 11 ottobre 2005

Misteri. Incomprensibile come un uomo che può avere me preferisca altro.

domenica 2 ottobre 2005

Inattese notizie di attese attese e viaggi in auto nella campagna dove l'acqua ha memoria come fosse gesso.
Dentro la preoccupazione sottile per amici a istrice e fuori il sole caldo ad accarezzare la pelle del viso come a bussare sulle pareti della scatola che ho chiamato a contenermi.