domenica 25 gennaio 2009

È difficile scrivere di lui. Perché pare di non scrivere mai abbastanza, di non avere detto bene, di non sapere esprimere. Perché scrivere significa pensarci e ora è ancora difficile.
Posso però iniziare a scrivere di un funerale che è stato una festa di famiglia, una festa che gli sarebbe piaciuta davvero. Coi bambini a giocare tutto attorno e le regioni d'italia a bere vino e mangiare focaccia e affettati. E dai, facciamo anche gli spaghetti, col piatto in mano per chi li vuole, ché anche la casa grande di retorbido non è grande abbastanza per mettere tutti seduti.
"ma il papà e il nonno sono andati a dargli i bacini?" "sì piccolo tesoro" "allora adesso lui rivive!" "...no cristian. succede solo nelle favole..."

domenica 18 gennaio 2009

Ho bisogno di riposare. Prima che tutto diventi troppo piccolo.
Già perché quei fili a cui stanno attaccate le cose non si allungano indefinitamente, prima o dopo si spezzano. L'oscurità per me non è mai stata corpuscolare, almeno fino a quando non ho letto il primo capitolo di Le Correzioni (colpa di Rillo:-). Ora quella descrizione di un buio vuoto che da crepuscolare passa a corpuscolare e si riempie di un nero che mangia cose, persone, affetti, relazioni, pensieri e movimenti mi sembra più vera del vero.
E ho davvero bisogno di respirare. Prima che tutto diventi troppo piccolo.

giovedì 15 gennaio 2009

la notte corrode le mie corazze
i sogni denudano la pelle
il mattino mi coglie indifesa