venerdì 29 dicembre 2006

Solo perché è una idea di rillo

Nel 2006

1) la storia dei draghi d'oro (che prima o poi la scrivo che così anche i grandi sapranno quanto è bella) (e magari ci divento pure ricca:)

2) l'aver iniziato ad acquistare cd musicali

3) l'aver verniciato i caloriferi di casa

4) le scritture di strada

5) il viaggio in ecuador (colori, vulcani, amazzonia)

Per il 2007

1) ingaggiare qualcuno che mi aiuti a mettere ordine e a ripulire casa mia

2) almeno una pazziata

3) una cena per gli amici: da me, cucinata da me

4) amare anche con la pelle (ma non vale, perché è più un augurio che un impegno)

5) scrivere il post sotto l'albero e (stavolta) inviarlo a squonk

sabato 23 dicembre 2006

Professione di fede

Senti, cosa fai venerdì sera?
Ci sono quelle con occhi azzurri e riccioli biondi, che poi magari fanno il broncio e ringhiano.
Non ho programmi...
E quelle che scendono in abito da sera e tacchi a ricordare quanto sono donne oltre che madri.
...Avete bisogno?
Quelle che inventano biglietti di auguri con la stessa maestria con cui impacchettano doni su auto in corsa.
E' che abbiamo i biglietti per uno spettacolo...
Alcune ti regalano vestiti e un camino acceso d'affetto davanti al quale dormire.
...Due adulti e due bambini.
Altre trasformano fatiche in sorrisi.
Oh, certo! Vi tengo il piccolino.
Ci sono quelle che spariscono e poi tornano, a girare con te per il mondo.
Beh, ecco... Il piccolo è un po' troppo agitato queste sere...
E quelle che trovano compagni d'eccezione che brillano con loro, tra discussioni e complicità, di creatività in amore.
...Ci vai tu con loro?
Io credo nelle Fate.
TAM

sabato 16 dicembre 2006

No, non lo faccio l'albero.

In cantina, certo. Deve essere in cantina. Le chiavi? Dunque, sembra una vita che non vado là sotto... Dovrebbero essere qui... Eccole! Eccole. Vabbè, vado. La cantina è nel sotterraneo, come i ricordi accatastati dentro. Scavati nella terra dalle ore felici o annoiate, sofferenti o serene. Ma la lampadina funzionerà ancora? Sì, certo. In fondo la luce si può portare sempre, anche negli scantinati più bui e nascosti. Click. Luce gialla. Chissà perché in cantina sempre luce gialla. Accipicchia! E' tutto molto più in ordine di quanto pensassi. Le piastrelle di scorta, le plafoniere dei bagni (mai riusciti a farle stare su!), l'attrezzatura da campeggio, la vecchia rete del letto, l'amaca di corda originale e gli imballi degli elettrodomestici... E una serie di contenitori e sacchi che non so davvero più cosa contengano. No: non ci guardo, non li apro. Ecco la scatola che cerco: alta e stretta. Più quella sotto, bassa e larga. Sono leggere, sì. Ricoperte di polvere, sì.
Le scatole stanno sul parquet della sala, aperte. Fili d'argento e blu lasciano pagliuzze in giro e l'alberello è in piedi sotto la finestra. Solo palline rosse e fiocchi d'oro. C'è pure una confezione quasi nuova di gancetti. E' la prima volta che tiro fuori l'albero da quando Massimo se n'è andato e con le palline in mano mi domando se non sarebbe stata una buona idea lasciarlo laggiù ancora un po'. Come in un telefilm anni settanta mi guardo riflessa nel tondo dorato e mi ritrovo in un ricordo patinato di giochi e complicità. Cerco il gancetto e appendo la pallina, un poco dietro, che si veda appena. Il puntale scheggiato non ha neppure bisogno di essere manipolato per rilasciare aromi di passato. Comunque pende sempre un po' di sbieco. Per fare posto a tutti i fiocchi devo dare aria ai rami raggrinziti sfogliando con pazienza gli aghi di plastica, toccando volta a volta visi e sorrisi. Ora ci vogliono i fili d'argento. Da ingarbugliati come sono temo ci metterò un'ora a districarli, forse mi ci vorranno addirittura le forbici. Invece le mie mani ricche dei sapori raccolti da rami e palline li sciolgono con inattesa semplicità. Blu e d'argento tornano ad abbracciare morbidi l'albero verde, emozioni di luci intermittenti per una nascita che si rinnova ancora.

Ok, scendo in cantina a cercare quella scatola.

sabato 2 dicembre 2006

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Per una vita che muore c'è sempre una vita che nasce.