martedì 30 agosto 2005

Gocce salate. Capelli scompigliati.
Parolepensieri. Libertà.
Un'emozione che mi sfugge. Esce da me e mi porta via. (A volte mi chiedo come facciano a starci, dentro. In che modo perfetto devono essere impacchettate, forse sotto vuoto. Ché appena prendono aria si dispiegano talmente che dentro davvero non ci stanno.) Mi stracolma. Esce e mi lascio portare via.
«Ti voglio bene»
«È affetto. Affetto reciproco.
Niente e che vedere con l'amore. Quell'amore.»

lunedì 22 agosto 2005

parole di una canzone

(ritrovate tra carte accumulate mesi fa)

Sorrisi, sguardi
Attento: tu non sai...
Un no che è già promessa
Ce la giochiamo, dai...
Vinci tu.
Aperta una scommessa
Finestra sulla notte

E ti toccherò
Dentro il chiaro dei tuoi occhi
E ti prenderò
Nell'oscurità dell'anima
E mi toccherai
Parole artigli sulla pelle
E mi prenderai
Col respiro della notte

Rimorsi, rimpianti
Attenta: tu non vuoi...
Un sì che è desolazione
Ce la giochiamo, puoi?
Perdi tu.
Rimane una canzone
Desiderio del mattino

E mi scioglierò
Nei colori dei tuoi mondi
E mi perderò
In un destino già vissuto
E mi perderai
Come sabbia tra le dita
E mi scioglierò
Con il sole del mattino

domenica 21 agosto 2005

Il suono della vacanza è il rumore della pioggia che batte sulla tenda. Ho una tenda da sole sul balcone della cucina, a righe bianche e rosse. Quando piove le gocce tamburellano sul tessuto. Immediatamente mi trovo nel carrello tenda dei miei genitori ad ascoltare la pioggia. Le partite a carte attenti all'acqua che si infiltra sotto le stuoie, la notte nel sacco a pelo attenta che il materasso non tocchi la tenda ché altrimenti si inzuppa. Il profumo dell'acqua sulla terra. Il silenzio pieno di pioggia. Mi lascio cullare. Sdraiata nel mio igloo a guardare le ombre che il vento e l'acqua disegnano sulle pareti di tela. Stamattina seduta in cucina sono stata tra gli eucalipti dell'elba, tra i fichi della campania, sulla terra rossa corsa e i vialetti di quel campeggio in puglia, dentro il vento caldo calabro e sugli scalini di pietra delle grotte sarde.
Mi lascio cullare. Ne ho davvero bisogno.

sabato 20 agosto 2005

Ancora.
Non sono altro che una bambina che si finge adulta.

venerdì 19 agosto 2005

Consegno le mie paure a questa luna tonda.
Serena e tonda le accoglie liberando i desideri.
Mi piacerebbe affidare i miei desideri a questa luna tonda.
Sta lì da molto prima di me e di loro, sicuramente li guarda con lucidità e splendore. La luce bianca, mutevole, femminile della luna.
Osservo sovente la luna. Mi sembra piuttosto che lei osservi me. Mi scruta da lontano, vicina. Mi cerca attraverso i finestrini dell'auto nei miei ritorni a casa. Mi guarda giocando di riflessi dal vetro della finestra aperta. Cattura la mia attenzione di là dal muro della stanza da letto, tondo bianco sereno che sta.
Le affiderei i miei dubbi, le chiederei di illuminare di bianco gli interrogativi dell'anima. Un bianco che concede le ombre, un bianco che non colma, una luce che si lascia scoprire mutevole.

giovedì 11 agosto 2005

e buttare fuori a parole un po' di questa impetuosa impertinente elettricità che l'immaginare le mani sulla carne carica sulla pelle...

mercoledì 3 agosto 2005

Desidero un uomo di valori.
Un uomo che sappia parlare il silenzio.
Un uomo antico come l'Uomo e giovane come l'entusiasmo.
Senza tempo come l'amore.
Un uomo che non abbia (troppa) paura di se stesso.
Desidero una terra su cui costruire e un cielo in cui perderci.
Nuvole a forma di sogni e mani sporche di quotidianità.
Lacrime di incomprensione e sorrisi di intesa.
Un uomo intero e pieno.
Con l'anima dentro gli occhi.
Spazi che si riempiono aprendone di nuovi.
Pelle da toccare, mani da ascoltare.