lunedì 31 maggio 2004

(e i tre post di cui dicevo restano per ora stampati in testa)

ecco

l'affetto è il mio primo sensore
con l'affetto osservo, indago, prendo contatto

io annuso il mondo con l'affetto

Io sono sempre, o forse ciclicamente, ingarbugliata. Alle volte lo vivo con serenità, altre invece mi incastro dentro me stessa e non riesco più a trovare la via per uscire all'aria aperta.
Oggi respiro.

Nonostante le mie indicazioni quelli di telecom mi hanno mandato il kit di alice tramite posta raccomandata... intestato a M.! E ovviamente hanno tentato la consegna questa mattina, mentre ero al lavoro. Per cui ora è in deposito all'ufficio postale di zona. E posso ritirarlo SOLO con la delega del destinatario E un documento di identità del delegante. AHAHAHAHAHAHAHAHAH
Ho già chiamato Alice e le ho detto che può pure rimanere con lui, che certo io non vado a reclamarla.

sabato 29 maggio 2004

ho almeno tre post stampati in testa e non trovo il tempo di scriverli

io quelli dell'assistenza hyundai li faccio a pezzi e poi li brucio
ecco

giovedì 27 maggio 2004

Incantata

Più mi aggiro per tetti rossi, più resto affascinata dal panorama

mercoledì 26 maggio 2004

Basterò a me stessa (?)


> m'aspettavo fossi più solare (dopo le
> gratificazioni lavorative ricevute), sarà una nube passeggera?

Ero molto stanca. Mancavo di troppe ore di sonno, e quello già di per sé spappola il buon senso, e uscivo da una settimana durissima sul lavoro (mai successo prima di lavorare tutta la settimana anche a casa fino all'una e mezza di notte) ed emotivamente pesante. Preoccupazioni tante, con 1.200 euro in banca e ici e tarsu da pagare, nonché utenze varie. Confido in tredicesima e straordinari. E davvero quest'anno ho bisogno di fare una vacanza, per cui in qualche modo i soldi li devo fare saltare fuori. E' una situazione transitoria, lo so, per via dell'esborso per la causa di separazione, e le cose si aggiusteranno presto. Ma intanto mi confronto duramente con le piccole spese. La gratificazione sul lavoro numero due è stata una boccata d'aria fresca, arrivata dopo un contenzioso pesante sul lavoro numero uno. Finito bene, comunque, anche se mi hanno avvisato che mi sono fatta dei nemici. E la tensione cresce, anche perché queste sono beghe che non hanno senso, che non centrano il centro della mia inquietudine.
E tra le altre cose, e tra le cazzate che rischio di combinare in giro quando il desiderio di affetto disperde lucidità e buon senso, si avvicinano i 34 anni, il compleanno, giorno in cui si concretizza lo scorrere del tempo, il tempo che mi segna in viso, e conto i capelli bianchi. Un tempo che mi arricchisce, che mi fa bella. Ma che mi atterrisce nel suo scorrere implacabile.
Conosco l'inquietudine riguardo il desiderio di maternità rapportato al tempo che avanza.
A questo si aggiunge un grande desiderio di condivisione, di giocarmi in pienezza in un rapporto, ora che sono così più consapevole di me stessa e così più ricca di bellezza da dare. E non sempre il desiderio basta a se stesso.
Sto conoscendo tante persone, esco e mi gioco nel mondo. Mi diverto, sto bene, anche se sembra ancora un po' tutto un palliativo, un riempitivo in mancanza del senso vero del mio esistere. Ho una tale fame di affetto e di gioia, di tutto quell'affetto e quella gioia che per vari motivi non ho potuto, saputo godermi fin qui, che faccio fatica a godere ora delle piccole cose, e lasciare andare. Ma so che il segreto palese è proprio questo. E, se devono arrivare, gioia amore e famiglia arriveranno. Altrimenti nisba, basterò a me stessa. Pur consapevole del fatto che nessuno può farlo.

domenica 23 maggio 2004

Scrivendo (a) Aruotalibera

Alle volte tra le parole uscite senza filtro si celano verità non altrimenti esprimibili, anche se spesso non ancora elaborate, e per cui sporche degli incoerenti chiaroscuri della realtà.

sabato 22 maggio 2004

Blogrodeo

Un'insolita concentrazione di gente che vale. Un'accozzaglia di folli pensanti, macchia di colore nell'insipido grigio del mondo.

Il mio blogrodeo

Un bacio a rillo (e eva), fatadeifiori, fraps, mike (e cinzia), trilly, zu, sfera, gilgamesh, masciu e gaspare.
Mi sono follemente innamorata del regista, al quale mi sono presentata dicendo che era tanto che volevo conoscerlo. Sicuramente mi ha preso per pazza. Sono stata felice di vedere finalmente i musicisti della BSM disposti su di un palco grande quanto la loro magia. Eva è uno spettacolo e la fata un'amica. Belli gli occhi profondi di Mike che ridono sempre, e Fraps che gioca ancora una volta la sua lucida follia. Rillo raccoglie in stima e amicizie quanto ha seminato e intanto GiulioZu luminoso e instancabile tesse relazioni e dispensa baci. Sono stata bene.

venerdì 21 maggio 2004

martedì 18 maggio 2004

Memento


Mai più.

(E non cercate indicazioni nei post precedenti: ce ne sono. Ma non intuibili.)

Si parlava ...

...con una amica di una notte di sesso con un uomo magari appena conosciuto, da salutare per sempre fatta mattina. "Sesso vero, di denti e unghie", appagante e libero da qualsiasi implicazione. Lì per lì ho pensato: che bello! Devo provare.
Ma anche.
Non so se io voglio una notte di sesso. Io voglio stare bene. Quella talvolta assomiglia a una porta sulla felicità. Ma so anche che in me prende quella forma per via del mio vissuto, perché la mia felicità passa ora, per forza, attraverso la carnalità. Ma poi il sesso non basta. E infatti, finora, il sesso per me è stato sempre magia. Due partner: a entrambi ho donato tutta me stessa, completamente presente e nuda nella mia ricchezza. E entrambi mi hanno accolta aprendosi, hanno accettato una comunione nell'anima. Davvero.
Quando mi capiterà, perché capiterà, di vivermi una notte di sesso e punto, profondo appagante libero giocoso e fine a se stesso, non so davvero come mi sentirò, cosa porterò a casa. Il piacere e il gioco mi basteranno? Saprò riempirmi di quella peculiare magia e goderne senza malinconie?
Volo allora a pensare a quando mi capiterà, perché capiterà, di amareamando. Di amare nell'amore riamato, e dichiarato: urlato al cielo e al mondo.

sabato 15 maggio 2004

Due pazze rose

Due rose gentili per ricordare un'emozione.
Tensione e attesa, aspettative e risate nervose. Profondi occhi azzurri e guizzanti occhi scuri. Gli abbracci avvolgenti di Mike a sciogliere la preoccupazione di Cinzia, i fazzoletti rossi di Sphera a suggellare l'intesa e la chitarra di Darko ad accompagnare la follia. Rillo che non ricorda più perché lo si sta facendo e Fraps che sottolinea che un perché non c'è mai stato. Zu l'esibizionista si fa aspettare, fedele al ruolo che è suo, mentre Matteo prepara i cavi, Helghi appiccica locandine e MarioCameraman e la Tatuatrice si deliziano di torta al cioccolato. EstateIndiana sorride spaesata e curiosa e tutti attendiamo impazienti il momento giusto un po' sperando non arrivi mai.
Camicie bianche indossate, fuori i panama.
Brindisi e parole, monologhi e letture, dialoghi, disegni e musica.
Ma chi sono? Che fanno? Sono pazzi? Però: bella l'idea!
Stupore e borbottii, attenzione e fastidio. Interesse e meraviglia. Applausi.
Applausi!!!
Bravi.
Smarriti e contenti i bimbi sperduti si godono il dopo, chiacchierano, bevono e fanno progetti. Risate e abbracci, cuba libre e rose. Già, perché alla fine le rose le hanno comprate. Due le ho in salotto a ricordarmi un'emozione.
Un'idea incosciente e gratuita a vivificare gli animi, a nutrire lo spirito di leggerezza sollecitando riflessione e impegno.
Una piccola follia senza senso, una pazziata senza guadagno, a dare un senso al vivere i sogni, verso l'isola che non c'è.
Grazie.

Nightswimming

Ah già, dimenticavo: un demone.
Piccolo spiritello furbo e dispettoso, ben piantato in fondo al fondale del profondo.
Che fa? Mangiucchia. Mordicchia, spilucca o divora quello che trova. Di solito, però, predilige le cose buone.
Un demone buongustaio.
Che ci posso fare? Ce l'ho e me lo tengo: fa parte del pacchetto. Come si dice: o tutto, o niente.
E io, ovviamente, tutto.


Una fatina dispettosa e intrigante amica mia ha deciso di spargere la sua polverina magica regalando indovinelli e incantesimi in rete.

giovedì 13 maggio 2004

Il desiderio si impone, e non sempre il gioco lo risolve in sorriso. Alle volte mi prende al punto da esigere soddisfazione. Come un guanto lanciato a sfida. Come un fiore che mi solletica la schiena, come dita leggere che scendono a invitare il mio piacere. E allora davvero, quelle volte, il desiderio non basta a se stesso, e ti vorrei qui.

mercoledì 12 maggio 2004

Claque: prove tecniche

[...] regalaci un applauso e buonasera...
CLAPCLAPCLAPCLAPCLAPCLAPCLAP!!!!!!!!BRAVI!!!!!!!!!!CLAPCLAPCLAPCLAPCLAPCAPCLAPCLAPCLAPCLAP!!!!!!!!!!!!BRAVIBRAVI!!!!!!!!!!!!!!!!!CLAPCLAPCLAPCLAPCLAPCLAPCLAP!!!!!!!!!!!!!!!!BIS!!!!!CLAPCLAPCLAPCLAPCLAPCLAPCLAP!!!!!!DABEREPERTUTTI!!!!!!CLAPCLAPCLAPCLAPCLAPCLAP......

Ok. Sono pronta.

martedì 11 maggio 2004

...Problemi??

Ebbene sì: capita che sia scontrosa e dura. E che scriva di sangue e di fogne. E che parli troppo forte. O che non parli affatto. E che intervenga a sproposito. E che sia svogliata e cinica. E sgradevole. E che scriva di sangue e di fogne. Io sono anche questo. Io sono così.
E se non sei pronto a prendermi tutta intera, pacco regalo, allora non avvicinarti nemmeno.
Che di gente che mi ha detto oh ma questo aspetto di te non lo conoscevo, oh non fare così, non mi piaci così, oh ma devi stare attenta a cosa mostri di te, oh ma tu eri il mio punto di riferimento, se mi vai in crisi tu io come faccio? ... Di questa sorta di amici ne ho già avuti abbastanza.
Io sono anche sgradevolezza. Noia disagio sporcizia e paura. Pesantezza e pigrizia. Abissi di buio.
Tutta intera. Non mi vendo a pezzi. Mi dono intera.
E' anche grazie al mio nero che io amo la luce.
E' anche grazie al mio nero che io risplendo.

lunedì 10 maggio 2004

Rosso

Sangue scuro, denso, ricco, pastoso. Prove tecniche di aborto. Ogni mese. Ogni mese mi preparo ad accogliere una vita e ogni mese poi abbandono la culla alle fogne.

venerdì 7 maggio 2004

Che poi non è proprio così, che amore nel mio amare ce ne ho messo sempre

E poi penso anche, in altro modo, al gran bene che voglio a quell'uomo che è stato il mio primo amante. E anche a quanto mi piacerebbe stare con lui una volta, ora, con la libera e piena consapevolezza dell'affetto.

...Chissà com'è amare amando.

E quando mi rendo conto che non l'ho mai provato mi si ingarbugliano i visceri, e mi sento più sola che mai.

giovedì 6 maggio 2004


forse proprio perché so che sei irraggiungibile
lontano e distante
ti sento vicino
il tuo respiro accompagna le parole ad accarezzarmi
forse perché sei un'essenza dal nome che evoca
posata in un non luogo oltre lo schermo
ti vorrei incontrare
il mio respiro ad accompagnare lo sguardo sulla tua pelle

e attraverso la pelle indagare l'anima nelle sue emozioni
mostrarsi nudi alla contemplazione
una notte di intimità nella carne e nello spirito


Ecco.
Questa notte varcherei quella soglia.
Un abbraccio onirico di sensazioni di pelle. Menti che si incontrano coi corpi, notte densa di ombre e stelle.
Anche questa notte sono vampiro.

In un batter d'ali, pipistrello nella notte, volerei alla luna e ti raggiungerei nella tua stanza. Guardarti dormire dalla finestra e poi decidere dal profumo se svegliarti per essere risvegliata.

Guardo il cielo oltre il vetro e mi aspetto quasi di vederti giungere attraverso la pioggia.
La chiave è nelle tue mani, la treccia già ti attende, assieme a me, alla finestra.
Vieni a prendermi.

E le tue parole di nuovo danzano sulla mia pelle, dentro di me.
Potrei anche crederci, sai?
E le mie sensazioni si sazierebbero della tua fame, del tuo assaporarle.

Parole al vento. Messaggi nella bottiglia.
Rivolti a tutti e a nessuno, affidati alle onde, o al vento, a sperare nell'improbabile.
Solo parole al vento, solo da quelle ti conosco. A quelle mi rivolgo, che chi ci sia dietro, nel mio come nel tuo caso, non è dato sapere. E forse non è poi così importante. Se le parole a volte sanno parlare all'anima.

martedì 4 maggio 2004

lunedì 3 maggio 2004

Sensazioni in divenire

Ho bisogno di riposare in un ambiente protetto, questa almeno è l'impressione. Come se la ferita che ho tenuto aperta tanto a lungo, quasi dovesse spurgare, ora avesse bisogno di buio e silenzio per finalmente cicatrizzare. Basta sollecitazioni, basta medicazioni, basta pulizia. Solo un rifugio accogliente dove guarire, finalmente.
Certo è che, tra ieri e oggi, per la prima volta, mi sono ritrovata nei miei folli viaggi mentali, a immaginarmi bloccata a casa da una gamba rotta, praticamente immobile a letto. E una parte di me impulsivamente ha pensato: come mi piacerebbe... Subito, inorridita, l' ho zittita.
Forse è ora di arginare appena le emozioni, assaporarle e affrontarle con levità. Viverle con delicatezza e cura.

domenica 2 maggio 2004

Del post di ieri

Mi conforta sapere che la citazione non è piaciuta. In fondo Homes la mette in bocca a uno psicopatico lucido pedofilo imprigionato a vita in un carcere di massima sicurezza.
Non l'ho messa lì pensando fosse una perla di saggezza. Semplicemente esprimeva parte del mio stato d'animo. E ci sono giorni in cui è davvero necessario, almeno a me, non uscire, nascondersi (chiudersi) al mondo e restare a guardare il cielo, lasciando che in questo movimento passivo l'animo, non più nascosto nel fare, si sgarbugli da sé.

sabato 1 maggio 2004

Ci sono giorni in cui si dovrebbe evitare di uscire, in cui uscire non fa bene, peggiora solo le cose. In simili occasioni si dovrebbe essere liberi – forse una misera parola – di nascondersi dentro o sotto il letto finché quello stato d’animo passi, finché le cose tornino a sembrarci di nuovo belle, finché non si ottenga qualcosa dallo starsene sdraiati a terra a guardare il cielo, sapendo che almeno le nuvole sono affrancate, libere, e, se si vuole, si può credere di veleggiare su quelle.
"La fine di Alice" A.M.Homes