martedì 28 novembre 2006

And if I show you my dark side

Sorprendente come ascoltando la musica che sarebbe potuta essere quella della mia giovinezza io senta il sapore di quello che avrei potuto vivere. Mi sembra di riacchiappare dei pezzi che mi appartengono ma che ho lasciato in giro, disseminati per strada, accatastati a un incrocio non visto, sospesi a metà tra l'aborto e il dispiegarsi nei colori della terra. Dimenticati. Ma vederli ora è come un flash: li riconosco, mi ricordo di loro. E insieme non li conosco... E' più vero dire che riconosco che sono loro a conoscere me. E li riacchiappo come ali che si colorano del polline, poi mi guardo e mi stupisco di come potessero non esserci prima. E c'erano infatti, disseminati qua e là.
Resta la malinconia, ma sto venendo a patti col senso del non aver vissuto abbastanza, con uno sguardo ancora troppo velato da ciò che non è stato, con l'alibi che ciò può fornire all'anima.
Non si finisce mai. Non si finisce proprio mai.