lunedì 6 marzo 2006

diversi

Forse per la luce in corridoio. Forse per chi è venuto incontro ai miei limiti spiegandosi chiaramente anche dove non lo riteneva necessario. Forse per quel batuffolo di gioia che ha imparato il mio nome e lo urla di vocina acuta e ridente. Forse per quel «almeno non finché ci sarò io» [e questo lo capiamo in pochi] che mi ha riconciliato con un fidarmi dove non si usa farlo. Forse per le carezze e le canzoni. Forse per quella stanza in pineta che mi aspetta piena di affetti. Forse per quelle case in cui sono di casa. Forse per il vento che scopre il cobalto.