venerdì 19 agosto 2005

Consegno le mie paure a questa luna tonda.
Serena e tonda le accoglie liberando i desideri.
Mi piacerebbe affidare i miei desideri a questa luna tonda.
Sta lì da molto prima di me e di loro, sicuramente li guarda con lucidità e splendore. La luce bianca, mutevole, femminile della luna.
Osservo sovente la luna. Mi sembra piuttosto che lei osservi me. Mi scruta da lontano, vicina. Mi cerca attraverso i finestrini dell'auto nei miei ritorni a casa. Mi guarda giocando di riflessi dal vetro della finestra aperta. Cattura la mia attenzione di là dal muro della stanza da letto, tondo bianco sereno che sta.
Le affiderei i miei dubbi, le chiederei di illuminare di bianco gli interrogativi dell'anima. Un bianco che concede le ombre, un bianco che non colma, una luce che si lascia scoprire mutevole.