mercoledì 13 ottobre 2004

Quando guardi una persona devi lasciare che la sua immagine sia libera di prendere forma, di muoversi. Se nel tuo sguardo metti tutto il tuo supposto o reale sapere e con esso fotografi la persona che hai di fronte, la paralizzi nella forma che le dai.
E questa azione ha immediato potere su di te e su di lei.
La stessa cosa succede con lo spazio che ti circonda e con il tempo che ti (a)spetta.