Secondo me occorre prima passare dalla negazione del grigio, dal riconoscere che tutto in essenza è bianco o nero.
Solo poi, dopo, riscoprire la valenza delle sfumature, di quella commistione bene/male, vero/falso, luce/buio che è essenza dell'uomo.
Grigi, e colori, che hanno valore solo dal momento in cui l'uomo si presenta al cospetto della dicotomia bianco-nero e ne prende su di sé, in sé, la responsabilità.
sabato 26 giugno 2004
nerobianconerobianco
Pubblicato da narsil alle 23:03
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