Io vivo sempre più di alti e bassi, diciamo pure vette e abissi :), e per ora gli abissi restano più profondi di quanto siano alte le vette.
Non mi è facile raccapezzarmi in questo altalenare. E tutto mi pare vero e falso, bello e brutto, giusto e incredibilmente ingiusto. Mi sembra di cogliere il motivo e il destino stesso del mondo e poi l'inconfutabile mancanza di senso della nostra (della mia) esistenza.
Non so come sto. Non so nulla.
Meglio di momenti passati: certo ora vivo.
Ma quanto sono stanca... di quella stanchezza che nemmeno una meravigliosa settimana sarda può alleviare.
Lo stesso sorrido e godo di ciò che la vita mi porta.
E non so se in ciò sia finzione o verità.
Forse solo confusione?
O semplice desiderio di condividere lo spazio dell'anima, voglia di amare e di amore, e di riposare in quell'abbraccio speciale l'anelito al quale mi sembra abbiano impresso a fuoco sulla mia carne e sul mio spirito.
Come in tutti, credo.
domenica 14 marzo 2004
>E adesso come stai?
Pubblicato da narsil alle 23:06
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