venerdì 20 febbraio 2004

Sto male. Sto male. Sto male. STO MALE. Sto male. Sto male. L'altra sera ho incontrato una persona. Occhi scuri. Ho sentito certe parole. Ho aperto porte chiuse. Ho visto certe cose. Mie: niente spina dorsale, contatti diffusi, magie puntiformi, vuoto al centro. Basta alcolici e succhi di frutta. Acqua. Una pozza cristallina. Sto male. E i pinguini dell’Antartide mi piacciono sempre di più. Ecco: ancora il cielo rosso. Vuoto. Vuoto al centro. Mi viene voglia di metterci la mano per vedere se è un buco nero che risucchia persino la luce. O se è invece spazio di materia rarefatta che (in tempi cosmici, beninteso) si va ammassando a creare astri. Intanto sto male. Una sofferenza trascendente e sciocca.