lunedì 20 ottobre 2003

I sensi dell'amare

Davvero non so valutare se sono banalità, volgarità, ingenuità o assurdità.
E' che per me è un mondo nuovo e non riesco a prescindere dall'infantile entusiasmo della scoperta, e questo mi toglie lucidità e senso critico. E scrivo per me stessa, perché quello che sento non mi ci sta tutto dentro.


Gusto
L'amaro della pelle da assaggiare. Il salato del sudore da raccogliere con le labbra. Il denso dolce improvviso del frutto dell'amore e i mille gusti che la sua bocca ti porta dalle zone di te che ha esplorato.

Tatto - Amare con le mai, amare con la pelle
Sfiorare la cute coi polpastrelli, appoggiare le unghie sui capezzoli, sentire la sua pelle che freme al tuo tocco, percepire il vibrare, quasi un ritrarsi, dell'epidermide. Affondare le mani e stringere. Accarezzare, lusingare e giocare. Ascoltare il proprio corpo e fondersi con la superficie amplificandone attese e reazioni. Ricercare la sua pelle umida, in adesione totale alla tua. Percepirlo dentro e fuori, in una danza che dall'epidermide va a toccare l'anima.

Udito
Il tuo fiato veloce, il suo cuore che batte. Sottili gemiti e densi respiri. La musica di sottofondo che diventa armonia dei corpi. Il ritmo del movimento, il rumore della pelle contro la pelle, il silenzio pieno del piacere. La musica del mondo che vibra con te.