Il mio computer brontola e gorgoglia ogni cosa gli si chieda di fare, neanche fosse frutto di manipolazione genetica tra il gamete di una caffettiera e quello di una anziana zia brontolona.
D'altronde qui brontola un po' tutto, dai vestiti accatastati sul divano all'armadio ancora da sistemare, dagli scatoloni nuovi che si aggiungono accanto a quelli ormai divenuti parte integrante dell'arredamento alla porta della camera da letto che fa bella mostra di sé appoggiata alla parete del corridoio.
Brontola il mio senso del dovere e persino il mio buon senso (quello che ne è rimasto).
Brontolano le lampadine appese al filo e l'assurdità di una casa troppo grande e non vissuta.
Brontolano le stanze ignorate e strillano di gelosia gli spazi che trascuro.
Che bròntolino.
martedì 14 novembre 2006
Che bròntolino
Pubblicato da narsil alle 00:17
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