martedì 25 aprile 2006

[ovvietismi]

Ho sognato serene calde parole con vecchi amici che non sento più e sguardi d'intesa con recenti dispiaceri che però strappano ancora sorrisi d'affetto.

Mi sono emozionata ascoltando musica che racconta immagini assieme al racconto delle immagini che la musica dipinge, immagini in grado di generare più dello spartito tale musica in quanto a loro volta dal quella stessa musica generate. In mezzo: un'anima. In mezzo come dire in principio, e attraverso, e alla fine.

Ho fatto fatica, ancora. E fatica ad accettare che non è eroismo affrontarla, ma quotidianità.