Due ore di neve e silenzi. Già, perché la neve ovatta i suoni e induce al sussurro.
Qui intorno, la fortuna di abitare nella estrema periferia (degradata) di milano, ci sono campi e spazi, prati e canali. Il bianco soffice ha avvolto terreno, panchine, viottoli e cespugli. Ha nascosto le auto e le strade, ha celato cartelloni pubblicitari e divieti. Ha regalato un gusto antico e restituito per una notte la terra al cielo.
Ho lasciato la mia impronta di tuffo ad angelo a peritura memoria. Ho giocato a palle di neve con gli alberi (che l'hanno avuta vinta scaricandomi in testa neve a cascate). Ho respirato luci e freddo e ho lasciato andare i pensieri, emozioni soffici e sentimenti ingombranti.
Al buio il bianco della neve illumina dal basso sfumando in fiocchi dentro una notte bianca anch'essa. Ti aspetti quasi di vedere la tua ombra proiettata sulle nuvole.
domenica 29 gennaio 2006
Poi
Pubblicato da narsil alle 01:16
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