domenica 29 gennaio 2006

Poi

Due ore di neve e silenzi. Già, perché la neve ovatta i suoni e induce al sussurro.
Qui intorno, la fortuna di abitare nella estrema periferia (degradata) di milano, ci sono campi e spazi, prati e canali. Il bianco soffice ha avvolto terreno, panchine, viottoli e cespugli. Ha nascosto le auto e le strade, ha celato cartelloni pubblicitari e divieti. Ha regalato un gusto antico e restituito per una notte la terra al cielo.
Ho lasciato la mia impronta di tuffo ad angelo a peritura memoria. Ho giocato a palle di neve con gli alberi (che l'hanno avuta vinta scaricandomi in testa neve a cascate). Ho respirato luci e freddo e ho lasciato andare i pensieri, emozioni soffici e sentimenti ingombranti.
Al buio il bianco della neve illumina dal basso sfumando in fiocchi dentro una notte bianca anch'essa. Ti aspetti quasi di vedere la tua ombra proiettata sulle nuvole.