Certe volte metto i piedi bene a terra e disintegro l'immagine della magica bacchetta a favore di un saldo contatto con la realtà e dello spronarmi a mettere le mani dentro le cose. Altre volte guardo in alto e mi faccio leggera fin quasi a sollevarmi dal suolo e scopro la bacchetta tra le spire del vento, a insegnarmi a credere anche nella magia dell'anima.
Il difficile è tenere insieme le due cose: una mano lieve in alto alla bacchetta, un braccio forte in basso a lavorare il terreno.
Sembra un'immagine dilaniante, e invece è l'unica che ti tiene davvero insieme.
martedì 22 novembre 2005
Pubblicato da narsil alle 00:01
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