Ho ancora la terra tra i capelli. Una meraviglia che mi ha fatto dire quanto mi piaccia vivere, guadagnandomi così tre baci con schiocco di copiascolla (e l'invidia di aladin :). Ma questo era solo a metà serata. Poi la meraviglia del volare coi pattini nel buio incontro a un cielo solo per metà posseduto dalla luna (dopo avere gettato nel naviglio dall'alto del ponte di gaggiano la ex targa della mia porta, in una sorta di catartico rito di passaggio) assieme a un gruppo di gente, amici, pazzi, tutti, pazzidalegare, si è se possibile arricchita di una danza col vento e la sabbia sollevata da mulinelli di spruzzi di naviglio inseguiti da lampi senza tuoni minacciosi e splendidi. E un cortile silenzioso rifugio improvvisato a risuonare di voce gaia.
Uff. Siamo belli.
martedì 19 luglio 2005
Pubblicato da narsil alle 02:37
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