Un coretto di auguri allo scoccare della mezzanotte nei giardinetti dietro casa, sala prove improvvisata tra tuniche, mantelli e tele da pittore. E poi un amico riccio nel buio del prato.
Mi domando se è la fortuna che mi ha portato tanta ricchezza di risate, amicizia e pazzia. Affetto che si esprime nei modi più disparati, capacità di vivere davvero. E di ridere pazziando nel mondo. Ma vi rendete conto di quanto prezioso sia? Talvolta rimango basita io stessa a guardare e dico che siete belli, che siamo belli, che è bello. L'amicizia. E questa pazzia.
sabato 11 giugno 2005
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Pubblicato da narsil alle 00:45
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