Mi è mancato guardarti, guardarti e lasciarmi guardare, quella domenica al telefono.
Poi io faccio sempre troppa fatica a lasciare andare. E con te mi ero permessa di aprirmi più di quanto sarebbe stato saggio fare, più di quanto per certi versi avessi mai fatto.
Ho bisogno di dimenticarmi di te, e soprattutto della mia apertura, del mio sognare, del mio respirare.
È un problema mio. Solo mio. Devo chiudere. Imparerò a farlo.
sabato 9 aprile 2005
Pubblicato da narsil alle 15:28
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