Certe volte lo cerco, lo invito, ci gioco. Fino a che lascio che prenda possesso di me.
Altre invece mi tende agguato improvviso e mi porta via mio malgrado.
Certe volte si colora del profumo dei sogni, altre della malinconia dolce del ricordo.
Qualche volta è stata violenta sofferenza.
Più spesso è un respiro di vita e gioia.
Puro, slegato, libero. Concreto, incarnato, definito.
Il mio desiderio.
mercoledì 2 marzo 2005
Pubblicato da narsil alle 00:27
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