ché quel pianto bambino e disperato che si rotola per terra torna nei sogni a ricordarmi che non lo ho ancora elaborato davvero.
ché fino a che una parte di me cerca quel tipo di accoglienza totale, quella della madre che accoglie in sé il figlio tutto intero, quella che non posso comunque avere a meno che non capisca che sono io a dovermi accogliere così, fino ad allora temo non saprò riposare.
mercoledì 24 novembre 2004
fa male
Pubblicato da narsil alle 00:12
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