non mi sembra vero godere del sole e dei temporali (anche se quelli mi fanno sempre sognare al sesso), delle risate e delle amicizie, degli incontri e delle pattinate, del buio e delle piccole cose. ti ricordi come ero scura qualche tempo fa? o forse voi vedevate, o sapevate per esperienza, anche in me una luce che io non sapevo cogliere.
ora ancora mi attacca la malinconia di ciò che non ho saputo, di ciò che mi manca e che non sono. ma anche la gioia di ciò che è.
io faccio fatica ad aprirmi alle emozioni. è bello. ma con la gioia riapro la malinconia. una e l'altra immancabilmente legate.
sì, lo so: si sa.
non scopro nulla di nuovo. ma per me ogni emozione è nuova, perché sempre nuova è la profondità con cui la vivo.
è faticoso perché accanto alla gioia vive il dolore. non più inguardabile e profondo come l'abisso, ma sempre pulsante.
sono aggrovigliata dentro, ho tanta voglia di sentirmi "a casa"
faccio ancora fatica.
a casa, sentirmi a casa. un poco.
martedì 22 giugno 2004
a casa
Pubblicato da narsil alle 00:44
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