Dal mal di denti alla febbre passando per dolori sparsi ogni tanto il corpo tenta di farmi riprendere contatto con la terra. Mi sembra che il cielo mi crolli sulla testa ma è senza dubbio il delirio piretico. Eppure ne vedo frammenti staccarsi e cadermi addosso e attorno. Assurdamente fanno più male quelli che non mi toccano. Ma non è poi così assurdo. Tra l'altro il fatto che veda il cielo (crollarmi sulla testa) è indice del fatto, a questo punto evidente, che il tetto della casa ha già definitivamente ceduto al peso delle nuvole. Non so dunque quanto reggerà il pavimento. Lame di dolore accompagnano il frantumarsi sfilacciato dell'azzurro. Chissà perché il blu notte cadendo scolorisce. E lo so. Ma non alzo lo sguardo di nuovo. Oltre gli squarci lassù ci sono le stelle. Ma non alzo lo sguardo di nuovo.
venerdì 26 settembre 2008
lame di dolore accompagnano il frantumarsi sfilacciato dell’azzurro
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sabato 20 settembre 2008
unBelTipo al kebabbaro di Aladin
nello specchio abbiamo giocato di sguardi
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domenica 14 settembre 2008
acquafuococielo
Certe volte sono stanca ma questa notte ho sognato mondi in repentino divenire e non ho avuto paura. Acqua neve fuoco cielo cenere e rovine. Ma sorrisi.
Ho respirato a pieni polmoni come da sveglia mi è sempre difficile fare. E la maledizione dei sogni, quella secondo cui mi porto poi appresso per giorni immagini e umore onirici, in questo caso mi ha regalato un po' d'aria.
Chi mi incrocia dopo vent'anni mi chiede se ho venti figli e l'abbonamento alla pampers… mi chiedo anche io com'è che non abbia venti figli.
Ogni giorno mi guardo e cerco il significato del quotidiano. Certe volte ne trovo uno adottabile, certe volte non mi basta.
Proverò con "respirare". Poi vi faccio sapere come è andata.
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narsil
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lunedì 8 settembre 2008
ti voglio bene
come le conchiglie del mare
come il cielo e le nuvole
come l'acqua e la pioggia
[batuffolodigioiascatenata]
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narsil
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