La tapparella è abbassata e non vedo il cielo.
Sono brilla di cibo e calore di colore dominante arancio. Il dispiacere per chi si è chiamato fuori è profondo ma ognuno ha le sue vie da percorrere.
Respiro fondo anche il dolore e sto bene.
Restano appesi al cielo, rotanti su fili sottili, i dubbi e le domande attorno a questa vita strana e semplice. Domande che ritornano e perché insolubili, appesi e sospesi alla mia effimera esigenza di significato.
lunedì 1 ottobre 2007
(va' che) io non faccio parte del paesaggio (!)
Pubblicato da narsil alle 00:48
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