giovedì 30 dicembre 2004

Di rientro da casa di amici, questa sera ho incontrato un cielo di notte e nuvole che ricordavo identico in un dipinto. Notte, nuvole e luna invisibile che basta appena a rendere visibili i contorni luccicanti e scuri delle nuvole piene e giustapposte della notte. Il dipinto con il mare e il veliero, le onde e il cielo: lo stesso cielo, gli stessi colori. Forse, soprattutto, la stessa emozione, lo stesso sapore.

mercoledì 29 dicembre 2004

Diario del mese

Io non lo volevo comprare. Ma poi oggi sono passata davanti all'edicola e l'ho preso. Ne ho presa pure una copia per Rillo. Non lo volevo comprare perché sapevo che avrei sofferto ancora. Non riesco a ricordare Enzo e sorridere senza una morsa di malinconia che diventa dolore. Non riesco.
Mi arrabbio ancora, mi sembra tuttora impossibile e ingiusto. Mi viene da battere i piedi per terra e protestare come i bambini, sperando che qualcuno metta le cose a posto.
Non riesco a capire come un loro posto le cose lo abbiano anche così come sono.

martedì 28 dicembre 2004

stolta

E anche stasera ho sbrodolato. Ho un bel dirmi "mai più!", farmi dei memento grandi come una casa, appiccicarmi post-it sulla porta e sul pc...: inesorabilmente ci ricasco. E sbrodolo.

Commento a una amica

Sai Fata [però credo abbia un sito privato], succede anche a me. Non è certo la stessa cosa, ma molte delle tue parole potrebbero descrivermi. Le emozioni dal vivo le congelo appena le sento arrivare, appena le colgo così belle, così grandi, così delicate e forti. Le congelo, come scrivi tu. Ho paura di viverle, ho paura che non siano vere, che finiscano, ho paura che non siano per me, davvero mie. Ho paura di perdermici dentro, di fidarmi di loro e di me. Poi però nel silenzio le spacchetto e le ascolto e le guardo e mi lascio riempire dai colori e dai suoni che vibrano di nuovo assieme a me, liberi ora di dispiegarsi e portarmi via. E il desiderio di comunicare, di trasmettere e coinvolgere chi sento protagonista con me di queste emozioni. Ma, senza perdere questo prezioso riassaporare, imparerò a non paralizzare nel ghiaccio il sentire improvviso, affronterò la paura e saprò perdermi e ritrovarmi in ogni presente. Ehm... scusa Fata, come al solito ne ho approfittato per parlare di me :)

sabato 25 dicembre 2004

Buon Natale

solletico di affetto
carezze leggere
abbracci da dare
emozioni da ascoltare
gioia da sorridere
silenzi da parlare
auguri

lunedì 20 dicembre 2004

Un anno difficile.
Uno dei più difficili della mia vita. Uno dei più dolorosi.
Uno dei più belli.

Chi mi conosceva due anni fa stenta a riconoscere in me oggi la stessa persona. Eppure non sono ancora in grado di dire: "Quanto bene mi ha fatto tutto ciò, meno male che è successo!". No. Ennò.

Quanta strada ancora da fare.

E intanto
tu
mi manchi.

Già.

domenica 19 dicembre 2004

Chi era che consigliava di non versare lacrime nuove per antichi dolori?
Certe volte le lacrime devono uscire a bagnare il viso e lavare via il dolore conservato nello scrigno dei ricordi.

sabato 18 dicembre 2004

Questa sera ho riposato in un abbraccio.
Ho chiuso gli occhi.
Mi sono fidata.
Ho sentito l'affetto.
Non (solo) il mio.
L'affetto di quell'abbraccio, di quell'amico.
(Permettermi di ascoltare l'affetto di un'altra persona. Ecco cosa mi fa tanta paura.)
L'ho ascoltato, l'ho guardato, l'ho lasciato entrare.
Grazie.
Non sai quanto.

giovedì 16 dicembre 2004

un...

abbraccio
forte
dato
e preso
alla tua energia
al tuo affetto
al tuo vivere
folle
alle tue ombre
alle tue mani
ai tuoi occhi
sempre guizzanti
ma che sanno fermarsi
a voidue
incoscienti
luminosi
a te
prezioso
un abbraccio
stretto
dato
e preso

lunedì 13 dicembre 2004

"Magia dell'attimo, completa in sé. Finita così." mi sembra la migliore descrizione di questi post, di queste illuminazioni che lasci. Attraverso fessure del tempo si arriva a penetrare tutto un mondo, in rilievo...

Rileggo il commento e respiro lento.
Nel dubbio se lasciare questo tappeto verde o se continuare a viverlo di me.
Non conosco chi me lo ha lasciato. Ma certo mi ha lasciato un motivo in più per continuare, non tanto il blog, ma a guardarmi dentro, a sentirmi dentro, a esprimermi come sono, a non vergognarmene. Perché il senso di inadeguatezza è sempre in agguato. E' un marchio a fuoco che brucia ancora, che mi induce a svalutarmi, a non credere in me stessa nelle relazioni. Sembra superato, ferita rimarginata, resta solo un alone scuro dove prima scottava il rosso, quasi solo un memento. E invece capita che ti distrai, che sei più stanca del solito, che ti lasci deludere... e allora ricomincia a bruciare, e la delusione si riveste di autoillusione e la stanchezza di inadeguatezza.
Ma è solo un travestimento, un inganno. E rileggere ancora per esempio quelle parole mi disappanna la vista.

domenica 12 dicembre 2004

***

Solite piccolezze di un mondo incastrato dentro un orizzonte angusto.

giovedì 9 dicembre 2004

Un'eroina russa fatta e finita

Che poi è una donna dolcissima, nonostante quel cipiglio così determinato e risoluto. Ha un'anima profondamente femminile sotto un carattere per certi aspetti virile. Non mi stupisco che faccia perdere la testa agli uomini. E' un'altra bella persona spuntata fuori dal passato, da quella classe elementare che mi ha portato tante sorprese e affetto.

Questa splendida fanciulla mi sta insegnando un po' della sua perfidia. Le testimonianze raccolte confermano che è un'ottima maestra.

mercoledì 8 dicembre 2004

Tante volte ciò che manca è più presente di ciò che c'è.

sabato 4 dicembre 2004

Noi di Milano abbiamo il ponte di S.Ambrogio.
Me ne vado sulle mie montagne a trovare il cielo e a vedere un po' che farne di tutti questi pezzettini.