Guardo il cielo e cambio dimensione temporale. Prendo quella del cielo, che in un certo modo è sempre lo stesso domani e allora, ora, qui e ovunque. E sento le esatte emozioni di quella volta che. Insieme all'immensità di un cielo che le rende piccole e magnifiche, qualunque siano.
Un cielo rosa di nuvole alte sopra la scia di un volo. Un cielo nero dove la luna pare inchinarsi a guardare di là, sotto, e invece è il sole che di laggiù la guarda.
lunedì 9 aprile 2007
così
Pubblicato da narsil alle 04:16
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