sabato 15 maggio 2004

Due pazze rose

Due rose gentili per ricordare un'emozione.
Tensione e attesa, aspettative e risate nervose. Profondi occhi azzurri e guizzanti occhi scuri. Gli abbracci avvolgenti di Mike a sciogliere la preoccupazione di Cinzia, i fazzoletti rossi di Sphera a suggellare l'intesa e la chitarra di Darko ad accompagnare la follia. Rillo che non ricorda più perché lo si sta facendo e Fraps che sottolinea che un perché non c'è mai stato. Zu l'esibizionista si fa aspettare, fedele al ruolo che è suo, mentre Matteo prepara i cavi, Helghi appiccica locandine e MarioCameraman e la Tatuatrice si deliziano di torta al cioccolato. EstateIndiana sorride spaesata e curiosa e tutti attendiamo impazienti il momento giusto un po' sperando non arrivi mai.
Camicie bianche indossate, fuori i panama.
Brindisi e parole, monologhi e letture, dialoghi, disegni e musica.
Ma chi sono? Che fanno? Sono pazzi? Però: bella l'idea!
Stupore e borbottii, attenzione e fastidio. Interesse e meraviglia. Applausi.
Applausi!!!
Bravi.
Smarriti e contenti i bimbi sperduti si godono il dopo, chiacchierano, bevono e fanno progetti. Risate e abbracci, cuba libre e rose. Già, perché alla fine le rose le hanno comprate. Due le ho in salotto a ricordarmi un'emozione.
Un'idea incosciente e gratuita a vivificare gli animi, a nutrire lo spirito di leggerezza sollecitando riflessione e impegno.
Una piccola follia senza senso, una pazziata senza guadagno, a dare un senso al vivere i sogni, verso l'isola che non c'è.
Grazie.