E così il mio primo post dal cellulare, la prima notte quest'anno che si passa a finestra spalancata. Non che poi ci sia tutto questo caldo... Sarà il caldo che ho dentro. Calore da amiche all'hammam, e mani sapienti a prendersi cura di te. O caldo da spettacolo, costumi e oggetti di scena, compagni con storie che inciampano in un baule di desideri. E quella maschera che non riesci a togliere e allora la mostri, la sottolinei, la manifesti anche a quegli occhi che vorrebbero rimanere serrati. O forse è l'aria. Quella che manca. Quella che alleggerisce i pensieri e fa volare sorrisi. O il freddo. Sarà il freddo che ho dentro. Freddo che chiama freddo. Il gelo di un letto senza compagnia. Il freddo di un oggi che non ha sguardo a domani. Magari invece è il cielo, e la mia luna. Forse ancora mi guardano.
lunedì 28 maggio 2012
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