domenica 25 gennaio 2009

È difficile scrivere di lui. Perché pare di non scrivere mai abbastanza, di non avere detto bene, di non sapere esprimere. Perché scrivere significa pensarci e ora è ancora difficile.
Posso però iniziare a scrivere di un funerale che è stato una festa di famiglia, una festa che gli sarebbe piaciuta davvero. Coi bambini a giocare tutto attorno e le regioni d'italia a bere vino e mangiare focaccia e affettati. E dai, facciamo anche gli spaghetti, col piatto in mano per chi li vuole, ché anche la casa grande di retorbido non è grande abbastanza per mettere tutti seduti.
"ma il papà e il nonno sono andati a dargli i bacini?" "sì piccolo tesoro" "allora adesso lui rivive!" "...no cristian. succede solo nelle favole..."