La luna è parte della luce del mio nome. La luna ce l'ho dentro gli occhi. Se ho il coraggio di guardare la luna del cielo quando si palesa, riconosco la mia.
Resto creatura della notte.
La luce del giorno, quella del sole a picco, quella che annulla le ombre, è ancora fatica.
Nelle ombre respiro.
È sempre più vero che annuso il mondo con l'affetto.
Al di là degli strumenti di consapevolezza più o meno acquisiti.
Continuo a scoprirmi desiderare stringere il pugno.
Pur sapendo che chiudendo le dita l'aria, come tempo, come sabbia, scappa via.
domenica 14 dicembre 2008
manoaperta
Pubblicato da narsil alle 04:21
Iscriviti a:
Comment Feed (RSS)
|