Sogno di occhi e di mani. E di un calore che avvolge i pensieri.
Non si può inseguire la semplicità. Nel momento stesso che la pensi la leggerezza si addensa.
Sapere levare le mani e voltarsi è molto zen, sì :)
Seduta su un divano amico l'altra notte mi facevo toccare dalle parole. E ripercorrevo in immagini emozioni e storie.
Capita che le conquiste fatte ti si presentino d'un tratto alla porta, e già sono di casa. Lo stesso mi stupisco un poco e mi sorrido.
Basta tanto poco per cambiare tutto, un niente che rivoluziona una piccolezza che trasforma il tuo stare nell'attimo e nel tempo.
domenica 16 novembre 2008
Lo zen e l’arte casearia
Pubblicato da narsil alle 01:51
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