Certe volte sono stanca ma questa notte ho sognato mondi in repentino divenire e non ho avuto paura. Acqua neve fuoco cielo cenere e rovine. Ma sorrisi. Ho respirato a pieni polmoni come da sveglia mi è sempre difficile fare. E la maledizione dei sogni, quella secondo cui mi porto poi appresso per giorni immagini e umore onirici, in questo caso mi ha regalato un po' d'aria. Chi mi incrocia dopo vent'anni mi chiede se ho venti figli e l'abbonamento alla pampers… mi chiedo anche io com'è che non abbia venti figli. Ogni giorno mi guardo e cerco il significato del quotidiano. Certe volte ne trovo uno adottabile, certe volte non mi basta. Proverò con "respirare". Poi vi faccio sapere come è andata.
domenica 14 settembre 2008
acquafuococielo
Pubblicato da narsil alle 02:45
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