Quello che fa paura è la fatica della sofferenza. La fatica che si fa a tirarsene fuori. La fatica dell'indossarla come una maglia qualsiasi anziché come un mantello drappeggiato sulle spalle. Del non scomodare un destino avverso, del non scaricare colpe che non ci sono.
Del sapere che non è nemmeno sbagliato.
È e basta.
Come la vita.
Come la gioia.
martedì 27 maggio 2008
ribaltamento
Pubblicato da narsil alle 01:13
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