Cerco conforto nella pagina bianca, come tanti anni fa col mio diario ragazzino. Un conforto che non ha motivo di essere cercato ora che sono tanto grande, ora che mi conosco, ora che sono tanto fortunata. Lo stesso mi butto sulla pagina bianca e cerco comunicazione, qualcosa che riempia il vuoto che si insinua nei pensieri, qualcosa che mi rimetta a contatto col cielo. Il fatto che mi sembri puerile mi ha fermato più volte anche se le facce nuovamente adolescenti degli amici impossibilmente innamorati non le misuro con lo stesso metro. Sì amico aladin, mi hai fatto un regalo che è anche un po' un rimprovero ché io quel ritmo davvero ancora non l'ho trovato e dell'augurio espresso ho saputo cogliere tutto l'affetto più che la possibilità. Non saprei rinunciare alla bellezza, no. Ma non mi riempie, no. E i vuoti mi creano ancora qualche difficoltà, nonostante abbia imparato a riconoscerne la potenzialità creatrice. E torna la domanda: sarò brava abbastanza? E torno a rispondermi che sì, lo sono.
lunedì 4 febbraio 2008
Questione di ritmo
Pubblicato da narsil alle 00:53
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