Le scarpe da trekking sotto il tavolo della sala dicono che ho voglia di stare comoda. Sono diventata grande ma ancora non tanto da digerirmi tutta. Mi emoziono per gli abbracci e per i baci poggiati sui capelli anche quando sono parti di teatro. Mi pesa questo silenzio forzato coi colleghi pur sapendo che non vorrebbero ascoltare quelle parole che comunque non son da dire. Richiamare ad arte momenti tristi mi resta più facile che ammantarmi di immagini felici e l'emozione scura trova ancora tutta la sua devastante potenza. Con una scrollata di spalle me ne sono liberata, a un buffetto sui capelli ho sorriso leggera, in un abbraccio stretto ho respirato da grande i chiaroscuri.
mercoledì 21 novembre 2007
Soglia
Pubblicato da narsil alle 02:14
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